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"La ricerca del senso profondo del nostro essere finiti e a scadenza, dello scorrere dei giorni, di compiere il nostro arco vitale aumentando il livello di consapevolezza, questo il manifesto dell'opera di Carlo Terrenzio. L'autore con "Viaggio al Kailash" si immette nel grande filone dell'esistenzialismo, che prima di diventare un genere letterario autonomo, è nato come un movimento filosofico che metteva al centro l'unicità di ogni essere umano e la sua precarietà, questi due elementi spingono l'uomo alla ricerca dei significati, in un impegno intellettuale che si impone uno sguardo vigile sull'uomo e sulla società. Come sempre in letteratura si narrano degli avvenimenti per raccontarne sostanzialmente altri, più reconditi, a volte in penombra a volte oscuri, altre volte più manifesti e chiari." Tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti.